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L’occhio di S@uron
2 Occhi abbiamo e dobbiamo tenerli sempre fissi per guardare in avanti, quando siamo su qualsiasi mezzo di locomozione, soprattutto in ambienti urbani o altamente trafficati.
Come fare dunque per controllare chi ci sta sopraggiungendo da dietro? Come per le Auto e le Moto con uno o 2 specchietti per bicicletta. Il solo nominare lo specchietto, può fare inorridire i più, ma come! lo specchietto sulla bici? così sembriamo tutti dei novelli Pee Wee Hermann, pronti ad essere derisi!!!
Macché essere derisi, si tratta sempre di sicurezza stradale, l’utilizzo dello specchietto in città molto trafficate o con poche ciclabili, è una saggia soluzione da prendere in considerazione.
Beh ma io che vado in ciclabile, allora non ne ho la necessità! se vai su una ciclabile deserta forse, ma sia in città, che sulle più famose ciclabili turistiche, il traffico è elevato e non tutti andiamo alla stessa velocità, il poter vedere chi ci sopraggiunge da dietro, può a volte, prevenire spiacevoli incidenti anche tra bikers.
Anche l’avvento delle E-Bike ha portato una ventata di novità nel settore degli specchietti, con modelli appositamente creati per la mobilità elettrica.
Ma cosa è necessario tenere presente per un buon e soprattutto efficace specchietto? Beh il sistema di aggancio e snodi ovviamente, con facilità di regolazione ma anche di stabilità della posizione impostata. Altra cosa da non sottovalutare e che molte volte se ne da una scarsa importanza è la sostanza dell’oggetto ovvero lo specchio che ci deve consentire un ottimo riflesso dell’immagine e che sia saldamente ancorato al suo guscio (assenza di tremolii durante la guida)
Forse l’unica categoria a cui non servono, sono i bikers che vanno sui boschi…sempre che non si voglia controllare quale animale ci sta seguendo 😀
Il mondo elettrico
Crisi, crisi, crisi, la benzina aumenta non corrisposta dall’aumento dello stipendio. Probabilmente la crisi unita ad una maggiore consapevolezza su cosa significhi vivere una vita più sana, ha fatto si che nel 2011 le vendite delle biciclette hanno superato quelle delle auto. Il sorpasso seppur piccolo c’è stato, ciò può far riflettere su come, anche noi italiani, alla fine siamo arrivati a capire che la bicicletta è, ovviamente, estremamente economica, e soprattutto salutare. Un buon contributo a questo avvenimento l’hanno dato sicuramente le Biciclette a Pedalata Assistita (PEDELEC), acquistate maggiormente (al momento) da persone over 60 e da tutto quel grande bacino d’utenza che sono i pendolari a breve/media tratta (5-20 Km).
Ecco dunque il proliferarsi di nuovi e sempre più capaci modelli di PEDELEC, con percorrenze Km sempre più prossime ai 100km con singola carica (nei modelli TOP), con varie tipologie di motore.
Nel nostro listino le PEDELEC PANTHER / KONIG possono essere acquistate con motore al mozzo Anteriore, al movimento Centrale, o al mozzo Posteriore. Solitamente le biciclette con motore al mozzo anteriore sono utilizzate su modelli CITY BIKE mentre quelle al movimento centrale o mozzo posteriore sono utilizzate per Trekking e/o MTB.
Quando parliamo di PEDELEC 2 sono le domande più ricorrenti, “Quanti km fa?” e “Quanto pesa?”.
Alla prima domanda è d’obbligo rispondere, dipende dalla potenza del motore e dalla capacità stessa della batteria, alla seconda domanda si potrebbe rispondere in egual modo in quanto (anche se non direttamente collegati) i due elementi Motore e Batteria influenzano sia la percorrenza che il peso. Ciò che non si va mai a vedere e sottolineiamo MAI sono tutte le altri componenti della bicicletta che servono al movimento, mozzi, pneumatici, cambio, ecc. Una minore resistenza all’avanzamento contribuisce, infatti in modo determinante, all’aumento della percorribilità di una PEDELEC risparmiando energia e mettendo meno sotto sforzo il motore stesso.
Quando si prova una PEDELEC, la prima prova dovrebbe essere effettuata in presenza di motore e batteria ma spento, ciò ci consente di apprezzare l’eventuale scorrevolezza del Mezzo e solo successivamente con motore acceso. La maggior scorrevolezza può essere realizzata adottando mozzi con cuscinetti di qualità, così come gli pneumatici. Relativamente agli pneumatici nella gamma SCHWALBE sono stati sviluppati degli specifici modelli per le PEDELEC che garantiscono oltre ad una buona scorrevolezza di marcia anche un notevole grip in curva. Non dobbiamo infatti dimenticarci, che la percorribilità in curva di una PEDELEC è normalmente superiore a quella di una bicicletta tradizionale, il motore infatti spinge sempre fino a 25 Km/h se il pedale viene fatto girare.
La serie di pneumatici SCHWALBE per le PEDELEC è la ENERGIZER realizzata in 4 modelli:
Energizer PRO la versione più sportiva, capace di mantenere più a lungo le prestazioni della batteria, realizzato con carcassa leggera e flessibile, cintura di protezione RaceGuard e fianchi LiteSkin.
Energizer PLUS dotato di protezione GreenGuard da 3mm, straordinario contro le forature
Energizer PLUS TOUR realizzazione e protezione identica al modello PLUS ma con il battistrada maggiormente scolpito per i vostri viaggi più lunghi anche su terreni accidentati.
Energizer Il capostipite della gamma con cintura di protezione Kevlar Guard e fianchi LiteSkin.