Articoli marcati con tag ‘telaio’
L’attacco TopKlip com’è fatto?
Sgancio rapido per portapacchi, universale per supporti con larghezza di 10-16 mm e 9-16 cm. Abbassa l’accessorio – gira le leve – fatto! Il tuo cestino è installato
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Sistemi di gonfiaggio
Assieme alla borraccia, la pompa è probabilmente uno dei più vecchi accessori per bicicletta. In tutti questi anni, la pompa, non ha subito alcun tipo di sviluppo tecnologico ed è rimasta per molto tempo un tubo cilindrico di varie lunghezza con uno stantuffo azionato manualmente e, singolo adattatore alla valvola.
Il vero sviluppo, necessario, l’abbiamo avuto solo negli ultimi anni. Questo è stato dovuto alla commercializzazione di differenti tipologie di valvole, SV – DV – RV – AV (vedi nostro precedente articolo ) e agli pneumatici speciali che richiedono una più precisa regolazione della pressione.
Nella scelta della pompa da acquistare (non uscite MAI SENZA!!!) il fattore da considerare e la tipologia del percorso che si andrà a fare, se infatti, facciamo solo cross country o Strada, la pompa potrà essere del tipo tradizionale da applicare al Telaio o una micro/mini pompa che può comodamente essere riposta all’interno di una delle tasche posteriori del vostro indumento tecnico.
Se al contrario utilizziamo la MTB per percorsi AM-TRAIL (più rivolti all’escursionismo), avremo con Noi quasi sempre uno zainetto, in questo caso quasi tutte le tipologie di pompe possono essere utilizzate.
Altro fattore da tenere in considerazione è il raccordo tra pompa e valvola da gonfiare. Le valvole RV (Regina/Italiana) e SV (Sclaverand/PRESTA/Francese) possono essere gonfiate dallo stesso innesto della pompa mentre per le Valvole DV Dunlop servirà un’altro innesto come accade per le valvole AV.
Oggi, quasi tutte le pompe in commercio dispongono della possibilità di gonfiare le valvole RV/SV e DV ma non tutte possono gonfiare le valvole AV.
Risolta anche questa penultima considerazione, non ci resta che prestare attenzione al tipo di pneumatico utilizzato. Se per gonfiare un pneumatico con camera d’aria è sufficiente una qualsiasi pompa a mano, non si può dire la stessa cosa per un pneumatico Tubeless. In questo caso sarà da tenere in seria considerazione l’acquisto di un sistema di gonfiaggio più potente per esempio se portatile con bomboletta CO2 o una pompa ibrida che, oltre al funzionamento normale, offre la possibilità di inserire all’interno dello stelo una cartuccia di CO2.
Altri “optionals” della pompa possono essere: la presenza di un manometro, utile per verificare immediatamente la pressione di gonfiaggio. La valvola di ritegno che blocca in posizione la pompa dopo averla inserita nella valvola. La possibilità di avere l’impugnatura ortogonale allo stelo.
Abbiamo diviso le pompe in 4 macro categorie:
A Pavimento, qui troviamo le classiche pompe a colonna, le portatili con piedino e le pratiche a pedale. Queste ultime sono utili per coloro che, sprovvisti di compressore, devono gonfiare uno pneumatico Tubeless, lasciando libertà di movimento alle mani.
Da Zaino/Telaio qui troviamo tutte le pompe di medie dimensioni con attacco al telaio ma con misure e peso abbastanza contenute, da poter essere trasportate nello zaino.
Tascabili, queste sono micro pompe di spinta adeguata per gonfiare uno pneumatico ma estremamente leggere e di dimensioni ridottissime, tali da poter essere inserite nelle tasche posteriori delle magliette tecniche da ciclismo o nelle borsette sottosella.
Speciali, qui abbiamo inserito le pompe a doppio utilizzo per il gonfiaggio Palla/Bicicletta e le pompe per le sospensioni. Quest’ultime pompe sono ultimamente molto utilizzate nel mondo MTB per il gonfiaggio sia di forcelle che ammortizzatori, sono di dimensioni contenute tali da poter essere comodamente portare nello zaino e dotate di manometro.
Assicura la Tua bicicletta…
Quando qualcosa di nostra proprietà diventa importante anzi vitale per la vita di tutti i giorni, giustamente cerchiamo di proteggerla in tutti i modi, ciò vale per la casa, per l’auto, la moto e naturalmente anche per la bicicletta.
Se per la casa, auto e moto possiamo disporre di antifurto più o meno tecnologici, per la bicicletta dobbiamo rivolgerci a mezzi meccanici. Diciamo subito che, se un ladro ti vuol rubare qualche cosa, non sarà certo un antifurto a fermarlo, dobbiamo dunque rivolgere la nostra attenzione a trovare soluzioni che complichino l’operazione di furto, sperando che il ladro possa decidere di desistere per mancanza di tempo.
Il deterrente principale al furto è dunque il lucchetto, realizzato in molte forme e di molti materiali differenti, con combinazione o chiave, lungo o corto, a fili spiralati o anelli di catena o ancora tubi pieni con forma ad U.
Il principale lucchetto, diciamo pure il più vecchio è il classico a forma ad arco o ferro di cavallo, installato nella ruota posteriore (molte volte di serie sulle bici) e che ne blocca la rotazione della stessa. Purtroppo questo sistema non blocca il prelievo della bicicletta ma solamente il movimento su ruota della stessa in quanto blocca la ruota posteriore al telaio impedendone la rotazione. E’ comunque un utile sistema di prevenzione da associare sempre ad un altro sistema di antifurto.
Il Lucchetto a spirale è un insieme di fili intrecciati tra di loro, la sezione del cavo che ne risulta non è molto grande e può per questo essere facilmente tagliato con delle cesoie. E’ però una ottima soluzione per le brevi soste (magari unita al lucchetto a forma ad U), dal peso esiguo, con possibilità di chiusura a combinazione o chiave.
Il lucchetto con catena di maglie (possibilmente molto strette), risulta essere un discreto deterrente al furto, è abbastanza pesante da trasportare ma può normalmente ancorare la bicicletta al telaio e ruota, dato la lunghezza della catena. La tipologia di materiale utilizzato per la fabbricazione degli anelli, ne determina (oltre alla lunghezza delle maglie) la difficoltà di taglio con cesoie. Ultimamente hanno trovato sempre più spazio i lucchetti con catena cementata (di difficoltoso taglio) e con 1 o 2 perni di chiusura.
Il lucchetto a “Pitone” è realizzato con una particolare struttura a cilindri, di notevole peso, ma utilizzabile ovunque, è dotato di chiave speciale per la chiusura/apertura. Questo lucchetto risulta essere particolarmente difficile da tagliare, ne consegue che il suo utilizzo ideale è per le soste lunghe anche per l’intera giornata.
Il lucchetto con forma ad U è realizzato con una robusta struttura in acciaio cementato, estremamente difficile da tagliare con delle cesoie (anche di notevoli dimensioni). E’ il lucchetto ideale per le soste lunghe notte compresa, unito ad un lucchetto a pitone o catena cementata, rappresenta un grosso ostacolo al furto del vostro mezzo.
Alcuni consigli sull’utilizzo dei lucchetti:
Consigliamo di utilizzare sempre 2 lucchetti 2 buone soluzioni possono essere 1 lucchetto pitone + 1 lucchetto a ferro di cavallo (se in dotazione con la bicicletta) o in alternativa 1 lucchetto pitone e 1 lucchetto a spirale.
Ove possibile fissare la bicicletta al telaio e ruota posteriore ad una barra o inferiata a muro con il secondo lucchetto (tipo a spirale) fissare la ruota anteriore sempre ad una barra o rastrelliera per bici.
La miglior soluzione di bloccaggio risulta essere, quella che prevede l’utilizzo di un lucchetto con forma a U che fissi a muro o inferiata il telaio e ruota posteriore, mentre il secondo lucchetto (catena cementata) viene utilizzato per fissare la ruota anteriore (smontata dalla forcella) a quella posteriore ed al telaio. E’ una soluzione un po’ estrema ma può far propendere la scelta del ladro verso la bici a fianco 🙂 .
Piccolo Pratico e Bello
Il caldo si avvicina e i vestiti non hanno tasche capienti, dove posso mettere il portamonete, le chiavi e il cellulare quando esco a fare la spesa con la mia City Bike?
Solitamente le City bike da donna hanno in dotazione un cesto posizionato nel manubrio, a questo ora è possibile agganciare un fantastico prodotto KLICKfix chiamato BAB’s.
Le BAB’s sono delle piccole borsette molto pratiche e colorate che si agganciano al cestino esistente, per poter trasportare il cellulare (tasca apposita), penne (con fermi elastici) ed altro nel vano centrale dotato di ZIP.
Le BAB’s dispongono all’interno di un pratico ed utile moschettone per le chiavi.
Quando arrivate al supermercato semplicemente togliete la BAB’s agganciata al cesto, disporrete così di una pratica Pochette/Borsello con una tracolla fornita in dotazione.
Scegli il colore della Tua BAB’s tra le 6 attualmente disponibili e ricordati che, grazie alla tracolla, la puoi utilizzare normalmente per passeggio come un comune borsello.
Attacchi KLICKfix al passo con la tecnologia
Possiamo uscire in bicicletta senza il cappello? o senza i guanti? al limite ci possiamo dimenticare la mantellina protettiva, ma MAI senza il cellulare.
Se lo utilizzi solo come telefono sicuramente da qualche parte riesci a metterlo, ma gli attuali Smart Phones sono dotati delle famose APPS. Le APPS riescono a trasformare il tuo telefono in un potente sistema GPS, è per questo che avrai bisogno di un supporto stabile, che possa essere sempre facilmente consultabile e che ti consenta di sfruttare tutte le funzionalità (Touch e rotazione schermo).
Il prodotto PHONE BAG di KLICKfix sicuramente copre questa nuova esigenza, è dotato infatti di finestra trasparente per la consultazione e utilizzo della funzione Touch. PHONE BAG viene fornito assieme ad un attacco a manubrio o telaio KLICKfix (RK000210). L’attacco è in grado di far ruotare a step di 10° o di 90° il tuo Smart Phone, per poter visualizzare le informazioni orizzontalmente (se il tuo cellulare prevede questa funzionalità).
Con PHONE BAG puoi trasformare il Tuo manubrio in una plancia di controllo, con computer di bordo. Il Tuo IPHONE o GALAXY e altri smart phones, rimangono saldamente ancorati e, all’occorrenza, rimovibile con un semplice Click.
Se credi nel detto “Meno è meglio”, allora PHONE BAG fa al Tuo caso, un’unico strumento per più cose.
Le biciclette elettriche sono tutte uguali?
Per niente! Le biciclette elettriche ne esistono di legali e non legali. Panther produce biciclette specifiche per le esigenze di qualsiasi nazione e in regola con le leggi presenti.
La prima cosa da fare per evitare incauti acquisti è chiedere una PEDELEC (pedal electric cycles), la corretta denominazione della bicicletta elettrica, che funziona tanto con il motore elettrico quanto con la forza dei muscoli delle gambe. Per l’Italia l’assistenza del motore elettrico è fissata, come dalla Direttiva 2002/24/CE, al limite massimo di 25 Km/h. Con la vera pedelec non rischi di incombere in multe/sequestri e puoi usarla, se lo desideri, senza casco. In Italia è permesso l’uso del motore elettrico per la partenza ma per superare i 6 km/h è necessario pedalare.
I modelli selezionati, dalla produzione Panther, per il mercato italiano riguardano il settore sportivo, urbano e turistico. Tutte le biciclette pedelec sono equipaggiate con batterie a ioni di litio e componenti di qualità. I sistemi di propulsione elettrica utilizzati sono:
- Panterra ED2 EX
- Panterra ED3
- Bosch eBike
Le caratteristiche dei sistemi di propulsione sono ben distinti tra loro, questo per accontentare le esigenze di tutti.
Il sistema Panterra ED2 Ex rappresenta la semplicità di utilizzo, infatti presenta un pulsante di accensione/spegnimento e ,uno per variare la modalità di assistenza. Grazie alle sue ridotte dimensioni il look è compatto e leggero. L’autonomia media, per singola carica, è di cinquanta kilometri. Questo sistema lo troviamo nel modello TR111 herren, TR111 trapez, Diana, Diana confort , Diana confort 28 e America.
Panterra Ed3 è l’evoluzione del sistema ED2 Ex. Con Ed3 si ha voluto dare un pannello di controllo più completo e con più informazioni. Infatti nel display retro illuminato, posto sul manubrio, possiamo scegliere tra le nove possibili livelli di assistenza, controllare la velocità istantanea, velocità media, livello di carica, autonomia dei chilometri rimanenti, ora e molti altri parametri utili per la sicurezza e l’informazione. La percorrenza con una singola carica è di 40-80 chilometri in base alle impostazioni. Inoltre il sistema ED3 viene in aiuto alle esigenze delle persone cardiopatiche, infatti grazie al pulsante booster è possibile avviare la pedelec fino a 6 km/h evitando in questo modo lo sforzo cardiaco. Ed3 possiede il massimo livello di tecnologia. Questo sistema lo troviamo nel modello TE-777 uomo, TE-777 donna, TE-8MX e TE-8CX.
Bosch è il sistema con il numero maggiore di sensori al movimento, questo da le migliori prestazioni di spinta e percorrenza chilometriche (60-145km). L’azienda Tedesca è riuscita, in solo due anni dalla presentazione (Eurobike 2010) , ad imporsi al mercato come il sistema con il miglior rapporto di percorrenza kilometrica e potenza di carica. Questo sistema lo troviamo nel modello TE-9T e TE-9T meral.
Se desideri una pedelec innovativa e all’ avanguardia allora prova una PANTHER.