Potenza!!! …ma ne abbiamo proprio bisogno?

Confronto tra IQ-TEC

Confronto tra IQ-TEC e Tecnologia convenzionale

Quando ci si appresta ad acquistare un fanale per bicicletta le domande sono sempre 2, “che potenza ha? e quanto dura la batteria?”.  Probabilmente tra le 2, la più legittima è la seconda, in effetti se facciamo ampio uso del faro, la durata della batteria è importante, ma è comunque correlata alla potenza del faro e della conseguente quantità di energia richiesta.
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Ecco che arriviamo al titolo dell’articolo, “ Potenza!!! …ma ne abbiamo proprio bisogno? “, NO se durante l’acquisto del faro consideriamo anche altri fattori, come l’utilizzo che ne andremo a fare e soprattutto la metodologia costruttiva della parabola illuminante. E’ bene ricordare infatti, che i leds sono solo la Sorgente luminosa, ma è la parabola e gli specchi che la compongono, che propagano il fascio luminoso nella direzione voluta.
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Sicuramente se il faro viene acquistato per un utilizzo urbano, sarebbe utile avere un fanale ad ampio raggio che irraggi anche verso l’alto (da una seconda sorgente luminosa) per poter essere visti sempre, anche di giorno, un po’ come avviene per le versioni LIGHT24 di B+M,  L’utilizzo notturno off-road invece, tenderà a prediligere la profondità di campo, ma anche l’illuminazione in prossimità del pneumatico, come nelle serie IQ – IQ2 e IQ Premium sempre di B+M.
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Per evidenziare un po’ meglio il discorso dell’importanza della costruzione del faro, utilizziamo questo interessante articolo tecnico di B + M
Copyright by B+ M
Tecnologia IQ: la rivoluzione della luce per le biciclette
Tecnologia convenzionale.
Una fonte di luce si trova al centro del riflettore. Il risultato: luce parassita e perdita di efficienza.

IQ-Technology. Nient’altro che luce.

Il nucleo di IQ-TEC è l’idea rivoluzionaria di non utilizzare un LED ad alto rendimento come sorgente di luce indiretta. La superficie riflettente completa viene utilizzata per mettere a fuoco e guidare la luce. Se si guarda nel riflettore di un faro IQ, si vede solo la superficie metallizzata. Una volta acceso il faro, ciò che prende il suo posto è “nient’altro che luce”. Dal 2007, la nostra innovazione viene continuamente sviluppata ulteriormente.

IQ2-TEC e IQ-TEC PREMIUM

Lo stato dell’arte sono “IQ2-TEC” e “IQ-TEC PREMIUM”. Rispetto alle prime generazioni di IQ, le nuove versioni IQ-TEC offrono il doppio dell’emissione luminosa e un campo di luce quasi doppio, molto ampio. Chiunque pedala con un faro IQ-TEC di notte, non vorrà più fare a meno di questa esperienza leggera.
IQ-TEC vs IQ-Premium

Grafico che evidenzia la distribuzione del fascio di luce della tecnologia IQ-TEC con 60 Lux

Effetto Shimmy

Effetto Shimmy in Lagorai con Fat Bike

 

Nuovo film in uscita nelle sale cinematografiche? Noo, nulla di tutto di tutto ciò, riguarda invece il mondo delle 2 ruote in generale (moto comprese).

Per spiegarvelo citiamo chi di gomme se ne intende, ovvero Schwalbe, che nel suo interessante manuale Tech Info, lo descrive bene.

Le fastidiose vibrazioni del manubrio, dette anche effetto Shimmy, si verificano di solito quando le frequenze proprie dei vari componenti della bicicletta (ad es. del telaio, della forcella, degli pneumatici ecc.) si sovrappongono e si rafforzano a vicenda. Questo si verifica di solito entro un certo range di velocità.
Nella maggior parte dei casi si sperimenta questo fenomeno dopo la sostituzione di uno pneumatico.
Tuttavia, non si può attribuire la colpa del problema agli pneumatici. Si tratta semplicemente di un’interazione negativa di vari componenti. Su molte altre biciclette lo stesso pneumatico non costituirebbe alcun problema.
Tendenzialmente il problema si verifica più spesso quando gli pneumatici sono più voluminosi o pesanti, se il carico non è ben distribuito e in presenza di un telaio della bicicletta meno rigido. Comunque, nessuna bicicletta è completamente immune. È stato sperimentato anche su biciclette con il telaio estremamente rigido.
Per risolvere il problema è necessario “aggiustare” in qualche modo tutto il sistema. Questo può voler dire che l’effetto Shimmy può essere risolto anche scegliendo un altro modello di pneumatico o modificando la pressione di gonfiaggio. Probabilmente potrebbe essere utile anche cambiare telaio o forcella, ma tali componenti non sono facili da sostituire.

 

Dunque è uno di quegli effetti, che non si presentano sempre e comunque, perchè le con-cause possono essere molteplici e allo stesso modo non si hanno soluzioni certe.

 

Vi sono però soluzioni più frequenti e qui ne citiamo alcune:

  • Modifica della pressione dello pneumatico, aumentando o diminuendo la pressione di gonfiaggio dello pneumatico, molte volte si riesce ad eliminare questo effetto.
  • Scegliendo altro tipo di pneumatico che però NON sempre indica un differente disegno del battistrada, ma può bastare una differente versione. Schwalbe offre un’ampia gamma di pneumatici (probabilmente la più ampia nel mercato), ed è facile trovare per esempio un Magic Mary o un Pro One o un Marathon Plus ecc. che hanno molteplici versioni che differiscono per, spalle, carcassa, mescole, sistemi di antiforatura, Tubeless o No, Rigidi o Pieghevoli, presenta di sistemi interni al pneumatico Procore o Airless System (salsicciotto).
  • Variazioni dei pesi sul manubrio, anche il solo arretramento o avanzamento del peso del corpo del Biker (che può essere realizzato, anche variando i gradi di attacco della Pipa).
  • In presenza di sistemi ammortizanti, ritaratura degli stessi
  • Cerchio bozzato o difettoso es. bolle all’interno del materiale che ne variano il peso lateralmente
  • Sistema mozzo, dal semplice perno passante non completamente avvitato o che tende a svitarsi, all’ancor più semplice non perfetto posizionamento della ruota con QR nella Forcella, fino al mozzo interno stesso.

 

Come vedete già queste sono molte soluzioni e sicuramente molte altre se ne andranno a trovare, si tratta solo di provare.

 

L’arrivo delle giornate corte.

Cambio ora Legale orologi

Che venga confermato il cambio dell’ora o no, le giornate comunque avranno più buio che luce, e per chi va al lavoro in bicicletta questo significa, necessità di un impianto di illuminazione adeguato.

La mobilità elettrica prende sempre più piede anche in inverno per il lavoro, ma i tradizionalisti della muscolare non demordono, ambedue le categorie hanno la necessità di avere un SERIO impianto di illuminazione, che gli consenta di vedere bene ed in modo profondo la strada che stanno affrontando, così come è estremamente importante farsi vedere bene anche posteriormente.

 

Illuminazione bicicletta

 

I prodotti Busch + Muller, tra i pochi omologati con tutte le leggi internazionali, sono sempre stati studiati con queste finalità, anche il prodotto più semplice gode di un’accurato studio della rifrazione della parabola per poter consentire una più profonda visione.

In città il fattore della profondità di visione, è estremamente importante per poter illuminare bene la strada che si sta affrontando, senza avere riflessi o distrazioni causati dall’illuminazione delle piante ed è molto utile nelle ciclabili per farsi vedere da chi esce da proprietà private.

Analogamente, il fanale posteriore in città è di vitale importanza per essere visti e possibilmente da lontano ancor più che da vicino. La possibilità di far vedere la propria presenza già a notevole distanza e via via che ci si avvicina, l’intensità del fanale sia maggiore, è un plus che solo i fanali posteriori Busch + Muller hanno nella versione LineTec e BrakeTec

 

Spiegazione tecnologie LineTec e BrakeTec di Busch + Muller

 

Linetec. Luce spaziale.
LineTec è il nostro sistema di illuminazione brevettato con uno speciale effetto lente. La luce puntuale dei LED ad alta potenza è smazzata in una dimensione spaziale. Il risultato è una fascia di luce uniformemente illuminata. Perché è così importante? Se ti avvicinavi a una bicicletta da dietro di notte, vedevi solo un punto di luce e non riuscivi a giudicare bene la distanza. Per questo l’occhio ha bisogno di una relazione spaziale – specialmente nell’oscurità “senza spazio”. Un fanale posteriore con la banda luminosa LineTec emette una luce “spaziale”. Pertanto, altri utenti della strada possono stimare la distanza molto meglio e più velocemente.

 

BrakeTec. La funzione della luce del freno
Il cuore della tecnologia BrakeTec è un processore integrato nel fanale posteriore, che valuta i segnali dalla dinamo del mozzo. Non appena la velocità diminuisce improvvisamente e significativamente, la luce posteriore risplende molto più luminosa. Avverte – come una luce di stop – il seguente traffico.

Si noti che BrakeTec funziona solo quando la luce di posizione posteriore è collegata a una dinamo del mozzo o a un proiettore con dinamo, le cui luci posteriori forniscono alimentazione CA. Sui proiettori che forniscono corrente continua alla luce posteriore, nessuna funzione di luce di arresto è possibile.

Tutti i proiettori dinamo di Busch + Müller sono progettati in modo tale che la funzione BrakeTec sia illimitata.

 

…non sempre, potenza, è sinonimo di perfetta visione della strada!

 

Fascio Luminoso a 100Lux

I Pneumatici sono tutti uguali

Simbolo Sedia a rotelle

 

… se parliamo della vulcanizzazione si, ma per tutto il resto, almeno riguardo Schwalbe no. Nulla è lasciato al caso e anche gli pneumatici per utilizzo su sedie a rotelle, sono realizzati ad Hoc, per il differente utilizzo, rispetto alle normali biciclette.

Le persone con disabilità motoria hanno, gioco forza, differenti necessità di utilizzo degli pneumatici, basti solo pensare all’utilizzo esterno e casalingo in contemporanea. In questo caso la necessità è quella di avere uno pneumatico che sia, possibilmente, imperforabile nell’uso esterno, ma che al contempo, quando utilizzato all’interno, non lasci le strisciate sul pavimento, cosa questa ancor più accentuata se l’utilizzo è sportivo in palestra.

Ecco che molti degli pneumatici neri di Schwalbe, sono realizzati con la mescola Black’n Roll, che non lascia segni sul pavimento e al contempo rende lo pneumatico più robusto e di più lunga durata.Logo Mescola Black'n Roll Schwalbe

 

Ma come viene, normalmente mossa una sedia a rotelle? Non con i pedali, ovviamente, ma con le mani che sono sempre a contatto anche con lo pneumatico. Per preservare l’integrità dell’arto, Schwalbe ha brevettato e dotato tutti  i proprio pneumatici per sedia a rotelle, di fianchi completamente lisci, chiamando questa soluzione 2Grip.

Come sempre Schwalbe non ha pensato di realizzare un solo pneumatico specifico per le sedie a rotelle, ma una intera gamma che riesca a coprire più richieste possibili, troviamo dunque pneumatici tassellati, lisci ed estremamente veloci per utilizzi sportivi intensi o specifici per straordinarie evoluzioni, come gli Airborne realizzati per Aaron Fotheringham.

 

Una gamma completa dunque, per l’utilizzo casalingo/lavorativo che per quello sportivo come avviene per le biciclette.

 

 

Sezione dello pneumatico, largo è meglio?

Schwalbe big jim

 

All’inizio ci sono state le Fat Bike che hanno destato lo scenario del mondo MTB, con quelle ruotone enormi da 4.00″ – 5.00″ e il divario con le “normali” era veramente enorme. Basti pensare che fino a 3/4 anni fa in XC, la misura imperante era il 2.10″ / 2.15″ e in campo DH e AM il 2.35″ / 2.40″, da qualche tempo sono apparse le Plus, sia da 27.5 che da 29, utilizzate per i trails ma anche e soprattutto molto per le E-bike.

Ma fin qui abbiamo preso in esame solo il settore MTB, e il settore city? E il Corsa?

Beh Corsa con ruote larghe? Ma che blasfemia è questa! No non fraintendeci, non intendiamo larghe a livello MTB, parliamo che la tendenza del Corsa si sta spostando sempre più dal 23 al 25 / 28, una differenza che per questo settore equivale da una normale gomma da mtb ad una plus.

Anche il city ha subito questa evoluzione nella sezione dello pneumatico, le baloon tire tipo Big Apple Schwalbe ne sono un esempio, a dire il vero queste gomme esistono da parecchi anni, ma l’avvento delle elettriche ha dato nuovo vigore a queste gomme, ecco che lo pneumatico di Schwalbe il Super Moto X risulta a volte di difficile reperibilità, causa la forte richiesta del mercato.

Ma lo spostamento in massa, di tutti i settori del ciclo, a cosa è dovuto?

Principalmente ad un fattore di comodità di guida, ma non solo, ci sono anche dei fattori tecnici che fanno preferire la gomma di sezione più larga e su questi 2 articoli, pubblicati nello Schwalbe Tech Info, viene spiegato il perchė.

Fonte Tech Info Schwalbe

Quali fattori influenzano la resistenza al rotolamento?

La resistenza al rotolamento è influenzata, tra l’altro, da: pressione, diametro, larghezza, costruzione e battistrada dello pneumatico.

Su una superficie completamente omogenea, vale la seguente regola: più alta è la pressione, minore è la deformazione e quindi la resistenza al rotolamento.

Fuoristrada, vale esattamente il contrario: a una minore pressione di gonfiaggio corrisponde una minore resistenza al rotolamento. Questo vale anche per le strade in terra battuta e per il fondo soffice dei terreni che attraversano i boschi. Spiegazione: uno pneumatico con una ridotta pressione di gonfiaggio può adattarsi meglio a una superficie accidentata. Affonda meno nel terreno e l’intera massa in rotazione viene rallentata molto meno dalla superficie irregolare.

Gli pneumatici con diametro minore hanno una resistenza al rotolamento più elevata a parità di pressione di gonfiaggio perché la deformazione è proporzionalmente maggiore. Lo pneumatico si appiattisce in modo più pronunciato. Diventa meno rotondo.

Gli pneumatici larghi scorrono meglio di quelli stretti! Questa affermazione incontra spesso molto scetticismo, tuttavia gli pneumatici stretti, a parità di pressione, evidenziano un cedimento elastico più profondo e quindi una deformazione maggiore.

Naturalmente, anche la struttura dello pneumatico influenza la resistenza al rotolamento. Utilizzando meno materiale, si riduce il materiale soggetto a deformazione. Inoltre, più flessibile è il materiale (per es. la mescola di gomma) e meno energia va perduta a causa della deformazione.

Come regola, i battistrada a scolpitura poco profonda scorrono meglio di quelli a scolpitura più profonda. Tasselli alti e molto distanziati influiscono negativamente sulla scorrevolezza.

Perché i professionisti utilizzano pneumatici stretti?

Gli pneumatici larghi hanno un rotolamento migliore solo a parità di pressione. Invece, gli pneumatici stretti possono essere utilizzati con pressioni di gonfiaggio superiori, ma meno confortevoli.

Le gomme strette hanno un vantaggio a velocità elevate perché è minore la resistenza aerodinamica.

Soprattutto, una bicicletta equipaggiata con gomme strette ha una migliore accelerazioneperché la massa rotante sulle ruote è minore. In questo modo la ruota è più agile. L’importanza di questo aspetto emerge chiaramente quando si pedala velocemente e si deve accelerare da 20 a 40 km/h dopo una curva stretta per non perdere il gruppo.

Già alla velocità costante di ca. 20 km/h si pedala meglio con gomme larghe. In pratica, il risparmio di energia è ancora più rilevante che nella teoria: l’effetto ammortizzante della gomma larga tiene lontano dal ciclista gli scossoni e fa risparmiare energie.

Anche tra i professionisti si nota la tendenza ad usare pneumatici sempre più larghi. Non si trovano quasi più le larghezze da 18 e 20 mm. Invece che scegliere la larghezza più comune di 23 mm, i professionisti si orientano sempre più spesso sui 24 e 25 mm.

Nuovo attacco Contour SA e Borsa Contour Magnum KLICKfix

Abbiamo chiesto al ns. amico Moris Lonebiker se ci faceva una prova sul campo, del Nuovo attacco al sottosella KLICKfix Contour SA assieme ad una borsa KLICKfix Contour Magnum, in attesa che lui si produca la sua colorata, da usare con gli attacchi KLICKfix ed ecco ciò che ci ha riferito.

 

 

“La borsa Contour Magnum che ho utilizzato aveva una capienza di 6 L. che ho riempito con vestiti e attrezzi per circa 2 Kg. abbondanti (limite dichiarata da KLICKfix per l’attacco). La prova è stata effettuata in Lagorai Zona di Alta Montagna del Nord Est Trentino dove, notoriamente, i sentieri sono tempestati da medie e grosse rocce porfiriche, ideali per testare continue sollecitazioni durante la marcia.
Questo tipo di attacco permette una semplicissima installazione su tutte le bike dotate di Reggisella Telescopico, non impedendone il corretto funzionamento fino a fine corsa, così come può essere utilissima per coloro che hanno reggisella al Carbonio. Non ho rilevato alcun problema dovuto ai numerosi sobbalzi a cui la borsa era sottoposta, anzi l’escursione degli oscillamenti non era neanche molta. Altra caratteristica di questo ambiente montano è la sua quasi inesistente ciclabilità in alcune zone e anche qui la borsa non ha presentato alcun problema all’attacco, tenendo in considerazione che, dovendo mettere la bike in spalla, il peso gravava sull’attacco nel suo asse trasversale, cosa che normalmente non succede a bike con ruote a terra. In alcuni casi la bike, in spalla, era quasi capovolta, dunque in situazione da distacco della borsa e qui ho potuto ben notare l’ottima struttura costruttiva del dente di aggancio e bottone di rilascio, notoriamente il punto di pregio di tutti gli attacchi KLICKfix. Un ulteriore vantaggio di questo attacco è la possibilità di variare l’inclinazione della borsa a step di 10° ed anche qui i denti di ritegno si può notare che sono estremamente robusti nella costruzione, insomma sono molto soddisfatto della prova…e non vedo l’ora che mi arrivi la borsa colorata che mi stanno facendo, da applicare all’attacco e struttura che mi avete fornito) (y) “

Ringraziamo ancora Lonebiker per il suo esauriente test e vi ricordiamo che l’attacco Contour SA da reggisella e le Borse KLICKfic Contour Magnum sono disponibili nel nostro B2B per tutti i negozianti e Rivenditori così come la struttura Contour che però è riservata ai Produttori di Borse per BikePacking.

Attacco Contour SA

Borsa Contour Magnum SA

Supporto Borsa Contour Bügel

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